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__ LA SCUOLA
CROLLA IL ROCCI NON MOLLA
Gli studenti del liceo Rocci di Passo Corese occupano l’istituto protestando le condizioni pessime dell’edificio e i tagli.
Dal giorno 28 novembre fino al 5 dicembre 2013, il liceo classico, scientifico e linguistico Lorenzo Rocci di Passo Corese decide di occupare l’edificio del liceo scientifico come protesta a una scuola che sta andando ormai in pezzi, i ragazzi decidono di non occupare la segreteria e lasciare così l’opportunità a chi volesse, di fare lezione. Gli studenti dell’istituto prendono questa decisione in maniera democratica, ritenendolo l’unico modo per avere visibilità e raggiungere i propri scopi. La protesta nasce da una situazione di disagio, infatti in alcune classi dell’ edificio coresino le lezioni sono svolte con la pioggia che filtra dal muro; in altre i muri sono stati attaccati dalla muffa; in altre ancora invece la norma che regola il numero di metri quadrati per persona è trasgredita mettendo a repentaglio la salute dei ragazzi e in caso di emergenza, la loro vita stessa. Per di più l’istituto, come molti altri in Italia, ha subito dei tagli notevoli che hanno colpito i laboratori, attività per cui la scuola era nota. Il bisogno di protestare nasce dalla voglia di cambiare le cose e dal desiderio di riuscire a manifestare il proprio interesse e disaccordo verso le decisioni prese nei confronti dell’istituto. L’occupazione si svolge in maniera tranquilla riportando danni zero alle strutture, si decide di gestire l’occupazione organizzando nelle ore mattutine corsi di diverso tipo, con l’ausilio anche di persone esterne. Viene organizzato, ad esempio, un corso di autodifesa, uno sui messaggi subliminali, sui moti del ’68, sul femminismo ecc… e dibattiti di ogni tipo, dalla questione palestinese al tabù della sessualità, dalla primavera araba all’aborto. Durante il corso di scrittura creativa, viene chiesto ai ragazzi di scrivere poche righe sull’occupazione e questo è quello che ne è uscito: “L’occupazione mi è piaciuta perché i ragazzi non erano abbandonati a se stessi, ma erano impegnati in diversi corsi svolti dai ragazzi più grandi. I corsi erano molto interessanti”, “Abbiamo conosciuto una marea di gente nuova che si è rivelata molto simpatica e disponibile”, “Abbiamo partecipato a corsi molto interessanti”, “Credo che questa esperienza sia stata formativa e mi abbia fatto in qualche modo crescere perché durante i dibattiti ci siamo confrontati con modi di pensare diversi dai nostri e abbiamo ampliato i nostri confini!”. La preside si è dichiarata contraria alla protesta, tra i professori invece c’è chi è rimasto neutrale e chi invece si è schierato a favore o contro l’occupazione. La protesta dei ragazzi, infine, ha ricevuto attenzione al di là degli ambienti scolastici comparendo sui giornali provinciali. Inoltre gli studenti hanno ricevuto la promessa dell’arrivo di fondi per il polo didattico entro la fine dell’anno scolastico.
Federica Luzzi
IIS Rocci, Passo Corese
Gli studenti del liceo Rocci di Passo Corese occupano l’istituto protestando le condizioni pessime dell’edificio e i tagli.
Dal giorno 28 novembre fino al 5 dicembre 2013, il liceo classico, scientifico e linguistico Lorenzo Rocci di Passo Corese decide di occupare l’edificio del liceo scientifico come protesta a una scuola che sta andando ormai in pezzi, i ragazzi decidono di non occupare la segreteria e lasciare così l’opportunità a chi volesse, di fare lezione. Gli studenti dell’istituto prendono questa decisione in maniera democratica, ritenendolo l’unico modo per avere visibilità e raggiungere i propri scopi. La protesta nasce da una situazione di disagio, infatti in alcune classi dell’ edificio coresino le lezioni sono svolte con la pioggia che filtra dal muro; in altre i muri sono stati attaccati dalla muffa; in altre ancora invece la norma che regola il numero di metri quadrati per persona è trasgredita mettendo a repentaglio la salute dei ragazzi e in caso di emergenza, la loro vita stessa. Per di più l’istituto, come molti altri in Italia, ha subito dei tagli notevoli che hanno colpito i laboratori, attività per cui la scuola era nota. Il bisogno di protestare nasce dalla voglia di cambiare le cose e dal desiderio di riuscire a manifestare il proprio interesse e disaccordo verso le decisioni prese nei confronti dell’istituto. L’occupazione si svolge in maniera tranquilla riportando danni zero alle strutture, si decide di gestire l’occupazione organizzando nelle ore mattutine corsi di diverso tipo, con l’ausilio anche di persone esterne. Viene organizzato, ad esempio, un corso di autodifesa, uno sui messaggi subliminali, sui moti del ’68, sul femminismo ecc… e dibattiti di ogni tipo, dalla questione palestinese al tabù della sessualità, dalla primavera araba all’aborto. Durante il corso di scrittura creativa, viene chiesto ai ragazzi di scrivere poche righe sull’occupazione e questo è quello che ne è uscito: “L’occupazione mi è piaciuta perché i ragazzi non erano abbandonati a se stessi, ma erano impegnati in diversi corsi svolti dai ragazzi più grandi. I corsi erano molto interessanti”, “Abbiamo conosciuto una marea di gente nuova che si è rivelata molto simpatica e disponibile”, “Abbiamo partecipato a corsi molto interessanti”, “Credo che questa esperienza sia stata formativa e mi abbia fatto in qualche modo crescere perché durante i dibattiti ci siamo confrontati con modi di pensare diversi dai nostri e abbiamo ampliato i nostri confini!”. La preside si è dichiarata contraria alla protesta, tra i professori invece c’è chi è rimasto neutrale e chi invece si è schierato a favore o contro l’occupazione. La protesta dei ragazzi, infine, ha ricevuto attenzione al di là degli ambienti scolastici comparendo sui giornali provinciali. Inoltre gli studenti hanno ricevuto la promessa dell’arrivo di fondi per il polo didattico entro la fine dell’anno scolastico.
Federica Luzzi
IIS Rocci, Passo Corese
Un intervento lo pretendiamo anche noi….
Situata fra le province di Rieti, Ascoli Piceno e l’Aquila, Amatrice fa parte del Parco Nazionale del Gran sasso e dei monti della Laga. Il nostro liceo scientifico si trova a poca distanza dal centro storico di Amatrice ed è collocato in una struttura del complesso Don Minozzi edificato intorno alla metà del ‘900. Il liceo offre un corso di studi con indirizzo scientifico tradizionale,caratterizzato dall’equilibrata compresenza di discipline umanistiche e fisico-naturalistico-matematiche,che consente un agevole accesso a tutte le facoltà universitarie. Il numero di iscritti, non elevato, evita il sovraffollamento delle classi caratteristico di altre istituzioni scolastiche e consente agli insegnanti di seguire lo sviluppo educativo degli alunni in modo diretto e costante. L’ edificio presenta, purtroppo,molti difetti dal punto di vista strutturale, problema contro cui gli studenti si sono ribellati e si ribellano tuttora, venendo ignorati dalle istituzioni stesse e minacciati dal fantasma di una possibile chiusura. Noi, studenti del liceo scientifico continuiamo a ribadire la nostra volontà di far valere i diritti fondamentali di ogni studente,di cui veniamo indegnamente privati. Basta soltanto visitare il nostro edificio per rendersi conto dei problemi che gravano su di esso: vetri rotti,parti della struttura dichiarate inagibili e pericolanti,porte bloccate,grate alle finestre,mancanza di uscite di emergenza in una zona notoriamente ad alto rischio sismico,pavimenti dissestati,assenza di una biblioteca e soprattutto di un laboratorio scientifico polifunzionale,indispensabile per un liceo del nostro indirizzo e la presenza di un carente ed antiquato laboratorio informatico. Il tutto è aggravato dal malfunzionamento della caldaia che a causa delle rigide condizioni climatiche costringe noi studenti a protestare con ripetuti scioperi che provocano l’interruzione dell’attività didattica che danneggiano in particolare la preparazione degli studenti della classe V agli esami di maturità. Poiché noi studenti del liceo scientifico di Amatrice paghiamo le tasse imposte dallo Stato pretendiamo di usufruire di tutti i diritti che devono appartenere ad ogni studente, anche se, nello stesso momento, ci rendiamo conto che molte altre scuole si trovano nella nostra stessa condizione. Chiediamo, in definitiva , un tempestivo e risolutivo intervento da parte delle autorità competenti affinchè migliorino la nostra condizione e garantiscano regolare,degna e sicura attività didattica.
Leonardo Grillotti,
Damiano Stocchi
Augusta Giachini
Francesca Chiappini
Liceo Scientifico Amatrice
Situata fra le province di Rieti, Ascoli Piceno e l’Aquila, Amatrice fa parte del Parco Nazionale del Gran sasso e dei monti della Laga. Il nostro liceo scientifico si trova a poca distanza dal centro storico di Amatrice ed è collocato in una struttura del complesso Don Minozzi edificato intorno alla metà del ‘900. Il liceo offre un corso di studi con indirizzo scientifico tradizionale,caratterizzato dall’equilibrata compresenza di discipline umanistiche e fisico-naturalistico-matematiche,che consente un agevole accesso a tutte le facoltà universitarie. Il numero di iscritti, non elevato, evita il sovraffollamento delle classi caratteristico di altre istituzioni scolastiche e consente agli insegnanti di seguire lo sviluppo educativo degli alunni in modo diretto e costante. L’ edificio presenta, purtroppo,molti difetti dal punto di vista strutturale, problema contro cui gli studenti si sono ribellati e si ribellano tuttora, venendo ignorati dalle istituzioni stesse e minacciati dal fantasma di una possibile chiusura. Noi, studenti del liceo scientifico continuiamo a ribadire la nostra volontà di far valere i diritti fondamentali di ogni studente,di cui veniamo indegnamente privati. Basta soltanto visitare il nostro edificio per rendersi conto dei problemi che gravano su di esso: vetri rotti,parti della struttura dichiarate inagibili e pericolanti,porte bloccate,grate alle finestre,mancanza di uscite di emergenza in una zona notoriamente ad alto rischio sismico,pavimenti dissestati,assenza di una biblioteca e soprattutto di un laboratorio scientifico polifunzionale,indispensabile per un liceo del nostro indirizzo e la presenza di un carente ed antiquato laboratorio informatico. Il tutto è aggravato dal malfunzionamento della caldaia che a causa delle rigide condizioni climatiche costringe noi studenti a protestare con ripetuti scioperi che provocano l’interruzione dell’attività didattica che danneggiano in particolare la preparazione degli studenti della classe V agli esami di maturità. Poiché noi studenti del liceo scientifico di Amatrice paghiamo le tasse imposte dallo Stato pretendiamo di usufruire di tutti i diritti che devono appartenere ad ogni studente, anche se, nello stesso momento, ci rendiamo conto che molte altre scuole si trovano nella nostra stessa condizione. Chiediamo, in definitiva , un tempestivo e risolutivo intervento da parte delle autorità competenti affinchè migliorino la nostra condizione e garantiscano regolare,degna e sicura attività didattica.
Leonardo Grillotti,
Damiano Stocchi
Augusta Giachini
Francesca Chiappini
Liceo Scientifico Amatrice
LE DONNE VANNO AMATE E RISPETTATE.
È sconcertante come negli ultimi anni,sempre più donne siano state vittime di violenza da parte di mariti, amanti, fidanzati, ex fidanzati che sfogano i loro rancori su di esse.
Siamo bombardati da storie di donne il cui futuro è stroncato, donne che non riescono ad andare avanti, a voltare pagina, ma soprattutto a denunciare quelli che fanno loro del male, fisico e morale. Sono ricattate,impaurite da uomini che hanno amato, e ora odiano, temono.
Donne che pian piano muoiono dentro per colpa di chi,tempo prima, le faceva sentire" vive." Bisognerebbe mettere un punto di fine, per queste violenze, perchè non è possibile nel ventunesimo secolo, quando le donne ormai sono anche politicamente uguale agli uomini, leggere storie di stupro o di violenza su di esse.
La cosa più grave è che a questi uomini non vengono mai inflitte pene abbastanza dure!
Nella nostra scuola, L’Istituto Tecnico Agrario, in concomitanza con il 25 Novembre, anniversario contro la violenza sulle donne, con la collaborazione del rappresentante d’istituto Fiordiponti Marco, abbiamo reso possibile un incontro faccia a faccia con un esperto sul tema di Roma.
All’inizio eravamo un pò titubanti sull’argomento, pensando che avrebbe riscosso poco interesse, invece dopo la proiezione di un cortometraggio e una piccola spiegazione da parte dell’esperto, tutti gli alunni seguivano vivacemente l’argomento e hanno partecipato al dibattito facendo diverse domande.
Anche i professori durante la nostra assemblea sono rimasti colpiti.
Tutto questo è stato reso possibile soprattutto grazie al nostro direttore di sede che ha permesso l’intervento dell’esterno.
Concluderei dicendo che è stata un’assemblea perfetta, e soprattutto che le donne vanno amate e rispettate,non picchiate.
GABRIELE PANZIERI
Ist. Agrario
Al Varrone la povertà si combatte con
il talento.
Non si vuol parlare di spread o di PIL, si vuol parlare di una povertà ben più grande, una povertà che invade ogni campo, si dirama come pioggia tra l'asfalto e poi permane.
Al Liceo Classico M. T. Varrone i ragazzi si sono impegnati ad asciugare ogni singola goccia di questa pioggia, in ogni singola strada. Questa malattia, se così si può definire, si diffonde influenzando non soltanto le tasche delle persone ma anche le loro menti e le loro capacità. La crisi del secolo non è solo economica ma anche culturale, perché sebbene il sapere si diffonda velocemente, appare fatuo come un mito: perde veridicità di bocca in bocca.
Tre attività sono state previste come antidoto vincente: la colletta alimentare in campo economico, il corso di storia contemporanea in campo culturale e il Varrone's got talent come manifestazione di ciò che gli studenti sono oltre i banchi,e forse, oltre i loro occhi.
I numeri dei partecipanti parlano chiaro: tutte le classi sono state coinvolte nelle diverse attività, segno che le tradizioni sono quella rivoluzione necessaria per combattere l'atarassia dei nostri tempi.
La colletta alimentare ha visto coinvolti i giovani che hanno indossato la divisa da volontari e hanno scavato nell'indifferenza generale per poter trovare collaborazione e sostegno. Poche sono state le parole dette: "Fai la spesa per chi è povero" e che, aggiungerei, "oggi ha bisogno di te". E' difficile in questo periodo chiedere a chi dovrebbe avere, ma forse è proprio in questi casi che ci si stringe di più, perché ci si sente parte di un sistema sbagliato che va combattuto tramite la solidarietà. Molti hanno sfuggito quella busta della spesa da riempire, ma altrettanti l'hanno abbracciata riempendola di viveri, che non sono soldi, ma beni primari per chi il denaro non lo vede più da tempo.
Il secondo impegno a cui la scuola si è dedicata è il Corso di storia contemporanea condotto da diversi professori per le classi del terzo liceo, i quali si sono interessati a sanare molte lacune che il programma ristretto presenta ogni anno. Ciò che però è fondamentale di questo corso non sono semplicemente i fatti storici o la storia in sè, quanto la sua interpretazione, che deve essere adattata e paragonata ai nostri giorni. La storia è inutile se non insegna, perché è il percorso di interi popoli, di masse e classi, che hanno tracciato sulla terra le loro impronte. Riconoscerle guardando indietro serve a costruire un nuovo cammino guardando avanti. Stati imponenti ma dimenticati come la Cina, il Vietnam, il Cile e argomenti atemporali come il genocidio di massa o la questione Palestinese saranno approfonditi. Il corso, nel suo piccolo, intaglierà la superficialità della nostra società, restituendo chiarezza a ciò che sul web sembra oscuro e incomprensibile a causa delle molteplici ma fasulle informazioni.
Per terminare in bellezza, il Varrone's got talent ha preso vita durante l'assemblea d'istituto del 21 dicembre 2012.
Che cos’è?
Uno spettacolo spettacolare di musica e risate.
Pegno da pagare?
Il talento, che non è mancato e si è fatto notare come un clown di fronte a un pubblico di bambini. Sì, perché proprio di illusioni e di sogni stiamo parlando, ingredienti che sembrano rari come diamanti, ma che in realtà sono buoni almeno quanto il pane. I ragazzi non hanno avuto paura di gridare la loro personalità, hanno mostrato a tutti il segno particolare che li contraddistingue sulla carta d'identità. Hanno riso e fatto ridere, hanno cantato immedesimandosi come veri artisti, si sono susseguiti in una serie di esibizioni e sfide, per poi giungere all'assegnazione di un premio finale: avere un pubblico di fronte a sé che ti guarda esattamente come vorresti guardarti ogni giorno, con ammirazione.
Il talento, il sapere, la solidarietà sono tre armi che non ferendo nessuno combattono la peggiore delle guerre: la povertà.
GIULIA TOSTI
Liceo Classico M. Terenzio Varrone
Non si vuol parlare di spread o di PIL, si vuol parlare di una povertà ben più grande, una povertà che invade ogni campo, si dirama come pioggia tra l'asfalto e poi permane.
Al Liceo Classico M. T. Varrone i ragazzi si sono impegnati ad asciugare ogni singola goccia di questa pioggia, in ogni singola strada. Questa malattia, se così si può definire, si diffonde influenzando non soltanto le tasche delle persone ma anche le loro menti e le loro capacità. La crisi del secolo non è solo economica ma anche culturale, perché sebbene il sapere si diffonda velocemente, appare fatuo come un mito: perde veridicità di bocca in bocca.
Tre attività sono state previste come antidoto vincente: la colletta alimentare in campo economico, il corso di storia contemporanea in campo culturale e il Varrone's got talent come manifestazione di ciò che gli studenti sono oltre i banchi,e forse, oltre i loro occhi.
I numeri dei partecipanti parlano chiaro: tutte le classi sono state coinvolte nelle diverse attività, segno che le tradizioni sono quella rivoluzione necessaria per combattere l'atarassia dei nostri tempi.
La colletta alimentare ha visto coinvolti i giovani che hanno indossato la divisa da volontari e hanno scavato nell'indifferenza generale per poter trovare collaborazione e sostegno. Poche sono state le parole dette: "Fai la spesa per chi è povero" e che, aggiungerei, "oggi ha bisogno di te". E' difficile in questo periodo chiedere a chi dovrebbe avere, ma forse è proprio in questi casi che ci si stringe di più, perché ci si sente parte di un sistema sbagliato che va combattuto tramite la solidarietà. Molti hanno sfuggito quella busta della spesa da riempire, ma altrettanti l'hanno abbracciata riempendola di viveri, che non sono soldi, ma beni primari per chi il denaro non lo vede più da tempo.
Il secondo impegno a cui la scuola si è dedicata è il Corso di storia contemporanea condotto da diversi professori per le classi del terzo liceo, i quali si sono interessati a sanare molte lacune che il programma ristretto presenta ogni anno. Ciò che però è fondamentale di questo corso non sono semplicemente i fatti storici o la storia in sè, quanto la sua interpretazione, che deve essere adattata e paragonata ai nostri giorni. La storia è inutile se non insegna, perché è il percorso di interi popoli, di masse e classi, che hanno tracciato sulla terra le loro impronte. Riconoscerle guardando indietro serve a costruire un nuovo cammino guardando avanti. Stati imponenti ma dimenticati come la Cina, il Vietnam, il Cile e argomenti atemporali come il genocidio di massa o la questione Palestinese saranno approfonditi. Il corso, nel suo piccolo, intaglierà la superficialità della nostra società, restituendo chiarezza a ciò che sul web sembra oscuro e incomprensibile a causa delle molteplici ma fasulle informazioni.
Per terminare in bellezza, il Varrone's got talent ha preso vita durante l'assemblea d'istituto del 21 dicembre 2012.
Che cos’è?
Uno spettacolo spettacolare di musica e risate.
Pegno da pagare?
Il talento, che non è mancato e si è fatto notare come un clown di fronte a un pubblico di bambini. Sì, perché proprio di illusioni e di sogni stiamo parlando, ingredienti che sembrano rari come diamanti, ma che in realtà sono buoni almeno quanto il pane. I ragazzi non hanno avuto paura di gridare la loro personalità, hanno mostrato a tutti il segno particolare che li contraddistingue sulla carta d'identità. Hanno riso e fatto ridere, hanno cantato immedesimandosi come veri artisti, si sono susseguiti in una serie di esibizioni e sfide, per poi giungere all'assegnazione di un premio finale: avere un pubblico di fronte a sé che ti guarda esattamente come vorresti guardarti ogni giorno, con ammirazione.
Il talento, il sapere, la solidarietà sono tre armi che non ferendo nessuno combattono la peggiore delle guerre: la povertà.
GIULIA TOSTI
Liceo Classico M. Terenzio Varrone
Vorremmo una scuola legale.
Negli ultimi tempi, è stato fatto presente a svariati appuntamenti con le autorità provinciali, il disagio che gli studenti sono costretti a vivere nell’istituto.
La struttura dovrebbe essere stata costruita secondo i criteri previsti dalla legge, ma questo non è accaduto: i muri crollano, i pavimenti sono fatiscenti e la palestra è inesistente.
Già dall’esterno della scuola è possibile notare le infiltrazioni d’acqua lungo il muro; entrando il problema si aggrava: nei bagni e nelle classi i soffitti sono ingialliti dall’acqua e nei corridoi sono stati tolti i cassettoni, in quanto appesantiti dalle infiltrazioni.
I pavimenti non sono in condizioni migliori, molte mattonelle sono rotte e altre invece sono completamente staccate da terra, il che può essere pericoloso per chiunque.
Studenti, insegnanti, personale ATA e amministrativo ormai non fanno quasi più caso alla fatiscenza dell’edificio ma chiunque non visita la struttura quotidianamente si accorge non appena entrato dei problemi dell’edificio.
La nostra è una scuola giovane e nonostante ciò presenta dei problemi strutturali dovuti, senza dubbio, a difetti di costruzione.
E la palestra?
Un problema che da anni persiste, un problema che più degli altri nega un diritto allo studente, impedendogli di svolgere una materia scolastica come le altre, costringendolo a sopportare enormi sacrifici.
Denuncio, quindi, in questo articolo lo scandalo rappresentato dalla negligenza, dalla crudeltà e dalla cecità di chi ha il potere tra le mani ma è non curante della situazione che noi siamo costretti a vivere ogni giorno!
Sara Morsani
IPC
Negli ultimi tempi, è stato fatto presente a svariati appuntamenti con le autorità provinciali, il disagio che gli studenti sono costretti a vivere nell’istituto.
La struttura dovrebbe essere stata costruita secondo i criteri previsti dalla legge, ma questo non è accaduto: i muri crollano, i pavimenti sono fatiscenti e la palestra è inesistente.
Già dall’esterno della scuola è possibile notare le infiltrazioni d’acqua lungo il muro; entrando il problema si aggrava: nei bagni e nelle classi i soffitti sono ingialliti dall’acqua e nei corridoi sono stati tolti i cassettoni, in quanto appesantiti dalle infiltrazioni.
I pavimenti non sono in condizioni migliori, molte mattonelle sono rotte e altre invece sono completamente staccate da terra, il che può essere pericoloso per chiunque.
Studenti, insegnanti, personale ATA e amministrativo ormai non fanno quasi più caso alla fatiscenza dell’edificio ma chiunque non visita la struttura quotidianamente si accorge non appena entrato dei problemi dell’edificio.
La nostra è una scuola giovane e nonostante ciò presenta dei problemi strutturali dovuti, senza dubbio, a difetti di costruzione.
E la palestra?
Un problema che da anni persiste, un problema che più degli altri nega un diritto allo studente, impedendogli di svolgere una materia scolastica come le altre, costringendolo a sopportare enormi sacrifici.
Denuncio, quindi, in questo articolo lo scandalo rappresentato dalla negligenza, dalla crudeltà e dalla cecità di chi ha il potere tra le mani ma è non curante della situazione che noi siamo costretti a vivere ogni giorno!
Sara Morsani
IPC
Sui passi di Celestino Rosatelli
La scuola si trasforma in azienda e gli studenti si mettono in gioco.
Ha avuto inizio l’ambizioso progetto dell’IIS “C.Rosatelli” che prevede la ricostruzione del CR1, primo aereo progettato dall’ingegnere reatino Celestino Rosatelli, di cui attualmente non esistono esemplari nel mondo.
I disegni del velivolo, risalenti al periodo tra le due Guerre, sono stati recuperati, analizzati e rielaborati dagli studenti, realizzando così il piano base del lavoro a cui parteciperanno tutti i ragazzi volenterosi, di ogni classe ed indirizzo di studi, ciascuno apportando le proprie competenze e conoscenze. Non solo di lavoro manuale si tratterà, ma anche di pubbliche relazioni e ricerche storiografiche in modo da rendere completa e coinvolgente questa esperienza unica nel suo genere.
Agli studenti viene infatti offerta la possibilità di lavorare come in una vera e propria azienda, acquisendo responsabilità maggiori rispetto alla normale attività scolastica ma soprattutto dando loro l’occasione di mettersi in gioco e scommettere sulle proprie capacità e sul lavoro di squadra.
Oggi, 13 Gennaio, si è finalmente entrati nel vivo della costruzione dopo un’attenta ed efficace promozione dell’iniziativa sia a livello scolastico che nazionale.
I direttori dei vari gruppi di lavoro si sono riuniti per stilare la lunga lista di compiti che andranno poi assegnati ai partecipanti. Gli addetti alla lavorazione e al montaggio hanno analizzato il disegno della fusoliera e fissato le modalità per la realizzazione dei pezzi in legno e metallo, che avverrà dopo aver recuperato tutti i materiali e gli strumenti necessari.
Una riunione viva ed attiva, corredata da foto e video dei lavori in corso, che ispira ottimismo e dimostra che i ragazzi del “C.Rosatelli” sono sulla buona strada per realizzare il loro sogno.
Rita Panitti
ITIS ROSATELLI
La scuola si trasforma in azienda e gli studenti si mettono in gioco.
Ha avuto inizio l’ambizioso progetto dell’IIS “C.Rosatelli” che prevede la ricostruzione del CR1, primo aereo progettato dall’ingegnere reatino Celestino Rosatelli, di cui attualmente non esistono esemplari nel mondo.
I disegni del velivolo, risalenti al periodo tra le due Guerre, sono stati recuperati, analizzati e rielaborati dagli studenti, realizzando così il piano base del lavoro a cui parteciperanno tutti i ragazzi volenterosi, di ogni classe ed indirizzo di studi, ciascuno apportando le proprie competenze e conoscenze. Non solo di lavoro manuale si tratterà, ma anche di pubbliche relazioni e ricerche storiografiche in modo da rendere completa e coinvolgente questa esperienza unica nel suo genere.
Agli studenti viene infatti offerta la possibilità di lavorare come in una vera e propria azienda, acquisendo responsabilità maggiori rispetto alla normale attività scolastica ma soprattutto dando loro l’occasione di mettersi in gioco e scommettere sulle proprie capacità e sul lavoro di squadra.
Oggi, 13 Gennaio, si è finalmente entrati nel vivo della costruzione dopo un’attenta ed efficace promozione dell’iniziativa sia a livello scolastico che nazionale.
I direttori dei vari gruppi di lavoro si sono riuniti per stilare la lunga lista di compiti che andranno poi assegnati ai partecipanti. Gli addetti alla lavorazione e al montaggio hanno analizzato il disegno della fusoliera e fissato le modalità per la realizzazione dei pezzi in legno e metallo, che avverrà dopo aver recuperato tutti i materiali e gli strumenti necessari.
Una riunione viva ed attiva, corredata da foto e video dei lavori in corso, che ispira ottimismo e dimostra che i ragazzi del “C.Rosatelli” sono sulla buona strada per realizzare il loro sogno.
Rita Panitti
ITIS ROSATELLI
Il pedagogico apre il circolo culturale
In ogni laboratorio offerto da qualsiasi scuola superiore sussiste sempre quel distacco docente alunno che in un modo o nell’ altro implica che nessuno possa esprimere in modo totalmente libero la propria opinione, e ciò è innegabile.
Nell’Istituto Magistrale Elena Principessa di Napoli si è aperto questo dialogo “censurato” attraverso il “Circolo Culturale”, un laboratorio avviato per la prima volta l’anno scorso e per cui davvero in molti hanno mostrato interesse.
Questo Circolo è basato su un dialogo tra pari: è infatti completamente gestito dagli studenti che ne fanno parte, i quali hanno modo di esprimersi liberamente su temi scelti da loro stessi.
In modo più specifico, il laboratorio ha cadenza quindicinale (si svolge dunque una volta ogni due settimane) e per il momento non offre crediti allo studente; prima di ogni incontro i membri del gruppo scelgono democraticamente un argomento che dovrà poi essere sviluppato, procurandosi varie informazioni su quella determinata tematica in modo da poter affrontare una discussione e con la possibilità di presentare un libro attinente al tema, una canzone o un testo particolare.
Per quanto possa sembrare scontato, parlare di temi come “l’amore”,”la guerra” e potersi confrontare, può far crescere davvero ciascuno di noi, portando magari a modificare alcune convinzioni che si possedevano o a rafforzarle ancora di più. E’ fondamentale conoscere punti di vista altrui per poter elaborare infine l’idea che ci sembra più convincete o che meglio si modella al nostro essere, in quanto il dialogo porta ad aprire la mente e a prepararla a ricevere nuove informazioni che portano comunque ad un arricchimento.
All’interno del Circolo Culturale è possibile dunque esprimere le proprie opinioni e i propri giudizi rispetto all’argomento scelto e alla base di tutto questo c’è il rispetto di ciascuna idea, benché non sia approvata da tutti o dalla maggioranza.
Per dirlo con le parole di Voltaire “Non condivido ciò che dici ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo”.
Eleonora De Angelis
Ist. Magistrale E.P di Napoli
In ogni laboratorio offerto da qualsiasi scuola superiore sussiste sempre quel distacco docente alunno che in un modo o nell’ altro implica che nessuno possa esprimere in modo totalmente libero la propria opinione, e ciò è innegabile.
Nell’Istituto Magistrale Elena Principessa di Napoli si è aperto questo dialogo “censurato” attraverso il “Circolo Culturale”, un laboratorio avviato per la prima volta l’anno scorso e per cui davvero in molti hanno mostrato interesse.
Questo Circolo è basato su un dialogo tra pari: è infatti completamente gestito dagli studenti che ne fanno parte, i quali hanno modo di esprimersi liberamente su temi scelti da loro stessi.
In modo più specifico, il laboratorio ha cadenza quindicinale (si svolge dunque una volta ogni due settimane) e per il momento non offre crediti allo studente; prima di ogni incontro i membri del gruppo scelgono democraticamente un argomento che dovrà poi essere sviluppato, procurandosi varie informazioni su quella determinata tematica in modo da poter affrontare una discussione e con la possibilità di presentare un libro attinente al tema, una canzone o un testo particolare.
Per quanto possa sembrare scontato, parlare di temi come “l’amore”,”la guerra” e potersi confrontare, può far crescere davvero ciascuno di noi, portando magari a modificare alcune convinzioni che si possedevano o a rafforzarle ancora di più. E’ fondamentale conoscere punti di vista altrui per poter elaborare infine l’idea che ci sembra più convincete o che meglio si modella al nostro essere, in quanto il dialogo porta ad aprire la mente e a prepararla a ricevere nuove informazioni che portano comunque ad un arricchimento.
All’interno del Circolo Culturale è possibile dunque esprimere le proprie opinioni e i propri giudizi rispetto all’argomento scelto e alla base di tutto questo c’è il rispetto di ciascuna idea, benché non sia approvata da tutti o dalla maggioranza.
Per dirlo con le parole di Voltaire “Non condivido ciò che dici ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo”.
Eleonora De Angelis
Ist. Magistrale E.P di Napoli
Vi presento il liceo di Magiano Sabina
L’istituto omnicomprensivo “Sandro Pertini” forma i giovani dei comuni di Magliano, Collevecchio e Montebuono. L’istituto comprende le scuole dell’infanzia, le elementari, le medie ed il liceo scientifico. Quest’ultimo fu dedicato nel 2012 a Mario Tagliacozzo, un uomo perseguitato dai nazisti al tempo della campagna razziale, nel periodo della seconda guerra mondiale, ospitato dalla comunità di Magliano sabina.
Pur essendo un piccolo liceo contenente poche classi(una sezione per ogni classe)le tecnologie e le iniziative sono varie e al passo con i tempi.
Ogni classe è dotata di una lavagna interattiva (lavagna LIM) utilizzata per la spiegazione della lezione e per eventuali approfondimenti(come la visione di film o descrizione di opere artistiche); lo stabile inoltre è dotato anche di un’aula informatica dotata di computer e lavagna interattiva collegati ad una rete internet, utilizzata, anch’essa, per approfondire le lezioni e per agevolare l’apprendimento agli alunni con disturbi.
Le pareti dei corridoi, inoltre, sono decorate con vari lavori artistici creati dagli alunni, frutto delle iniziative promosse dai docenti. Alla lista dei progetti si aggiungono gli scambi culturali, come il progetto “Comenius” o il progetto “Intercultura”, in collaborazione con il comune di Magliano e i vari enti locali, o le varie conferenze su temi d’attualità, o temi storici in occasione di qualche ricorrenza, tenute da esperti all’interno della scuola o nel teatro comunale. Infine ogni classe è dotata di secchioni per la raccolta differenziata promossa dal comunque di Magliano. Tutto ciò per sensibilizzare gli alunni e rafforzare i legami tra quest’ultimi e il benessere e la storia del territorio.
Ursini Marco Aurelio
Ist. Omnicomprensivo M. Sabina
L’istituto omnicomprensivo “Sandro Pertini” forma i giovani dei comuni di Magliano, Collevecchio e Montebuono. L’istituto comprende le scuole dell’infanzia, le elementari, le medie ed il liceo scientifico. Quest’ultimo fu dedicato nel 2012 a Mario Tagliacozzo, un uomo perseguitato dai nazisti al tempo della campagna razziale, nel periodo della seconda guerra mondiale, ospitato dalla comunità di Magliano sabina.
Pur essendo un piccolo liceo contenente poche classi(una sezione per ogni classe)le tecnologie e le iniziative sono varie e al passo con i tempi.
Ogni classe è dotata di una lavagna interattiva (lavagna LIM) utilizzata per la spiegazione della lezione e per eventuali approfondimenti(come la visione di film o descrizione di opere artistiche); lo stabile inoltre è dotato anche di un’aula informatica dotata di computer e lavagna interattiva collegati ad una rete internet, utilizzata, anch’essa, per approfondire le lezioni e per agevolare l’apprendimento agli alunni con disturbi.
Le pareti dei corridoi, inoltre, sono decorate con vari lavori artistici creati dagli alunni, frutto delle iniziative promosse dai docenti. Alla lista dei progetti si aggiungono gli scambi culturali, come il progetto “Comenius” o il progetto “Intercultura”, in collaborazione con il comune di Magliano e i vari enti locali, o le varie conferenze su temi d’attualità, o temi storici in occasione di qualche ricorrenza, tenute da esperti all’interno della scuola o nel teatro comunale. Infine ogni classe è dotata di secchioni per la raccolta differenziata promossa dal comunque di Magliano. Tutto ciò per sensibilizzare gli alunni e rafforzare i legami tra quest’ultimi e il benessere e la storia del territorio.
Ursini Marco Aurelio
Ist. Omnicomprensivo M. Sabina